Ore 09:00/19:30 Centro Storico Laboratorio Primi Passi – Suoni e danze della tradizione calabrese.
Numero chiuso, iscrizione obbligatoria (per info: tel. 328 30 22 997;
posta@iltocco.info).
Ore 18:00 - Corso Pietro Lazzaro Il teatrino dei Pupi a cura di Barbalaco Mattia;
Gli strumenti della tradizione calabrese a cura del m° Claudio Fittante;
Creare con l'argilla a cura di Antonio Tripaldi;
Tornio, Zampogne e Pipite a cura di Alessandro Barletta.
Ore 19:00 – Itinerante I Giganti di Motta Filocastro.
Ore 20:00 – Via Castello Apertura stand gastronomici.
Ore 20:15 – Via Castello Suoni e canti a cura di Paolo Napoli, Antonio Arvìa e Peppuccio Garofalo
Ore 20:45 – Piazza SMVI Il canto, il suono ,la discussione, il confronto Concerto-Conversazione a cura di
Valentino Santagati, Demetrio Pizzimenti, Piero Crucitti, Elena Gallo.
Ore 21:30 – Piazza Vittorio Emanuele III Facìmu Rota … danze e suoni della tradizione calabrese a cura
dell'Associazione Culturale Zampognari di Cardeto.
Ore 22:00 – Itinerante Canti d'amuri e di sdegnu a cura dei fratelli Bressi e Daniele Mazza.
Ore 23:00 – Piazza Vittorio Emanuele III Concerto di musica tradizionale a cura del gruppo Radici Calabre con la partecipazione di Paolo Napoli, Antonio Arvìa e Peppuccio Garofalo.
Ore 01:00 – Piazza SMVI ‘U ballu du cameju. Accompagnamento a cura del m° Giuseppe Corsaro di Motta
Filocastro.
Associazione Zampognari di CardetoAssociazione Zampognari Cardeto
nasce nel 2003 da un'idea di Sebastiano Battaglia con lo scopo primario di
valorizzare e riportare alla luce alcune tradizioni musicali incentrate sulla
zampogna che stavano man mano perdendo valore.gruppo di amici con la stessa passione: suonare gli strumenti
che hanno fato storia e da sempre sono stati simbolo e stimolo di aggregazione.
La zampogna è lo strumento sul quale puntare poiché di suonatori ne sono rimasti
veramente pochi rispetto alla continua e sempre più crescente richiesta di
partecipazione ai vari festival e seminari.
L'Associazione si è sviluppata
a tal punto da partecipare a manifestazioni non solo regionali ma anche
nazionali. Di particolare importanza è l'attività culturale che l'Associazione
svolge nel promuovere incontri didattici e mostre sui temi della musica e della
danza a Cardeto e infine eventi gastronomici con piatti tipici.
Radici CalabreLe "Radici calabre” sono una realtà in continua
espansione che vive di tradizioni e passione, animati dalla ricerca di un'
identità culturale che permetta loro di riappropriarsi di un passato, per troppo
tempo, seppellito dalla moda del momento. La valorizzazione e il recupero delle
peculiarità della Calabria d'altri tempi sono i punti cardine per interpretare i
propositi del gruppo per il futuro.
Impegnandosi in un lavoro di ricerca,
elaborazione musicale e riproposizione in chiave etnica, sapranno far rivivere
vecchie storie che affollano la memoria popolare di coloro che di quelle storie
erano stati protagonisti.
Suoni e canti della tradizione
A rappresentare il vasto repertorio musicale calabrese:
Paolo Napoli, leader dei
Totarella, nome attribuito dalle genti del Pollino
all'oboe popolare, strumento che accompagna abitualmente la zampogna a chiave,
In altri posti è chiamata ciaramella, trummetë o pipita. Il suo suono è acuto, è
come un grido che irrompe nell'aria a risvegliare nelle nostre coscienze
un'identità culturale sopita, ma mai rimossa.
Piero Crucitti, da anni fa parte
dell'associazione culturale Conservatorio Grecanico di Cataforio (RC) che
promuove attività di ricerca sulla musica e la tradizione aspromontana ed
organizza annualmente stage itineranti sulla musica e la danza della zona
grecanica di Calabria (U'Stegg!) che si basano sull'incontro diretto con i
portatori della cultura tradizionale.
Valentino Santagati, autore de
"A catarra
do vinu, I suonatori di chitarra battente delle Serre calabresi” (un volume e
due cd che documentano l' uso della chitarra battente nella Calabria
centro-meridionale), insieme a Piero Crucitti componete storico dei
Nistanimera,
gruppo fondato da Ettore Castagna e composto da musicisti calabresi e salentini
che propone brani del repertorio grecanico della Calabria e della Puglia,
suonati con gli strumenti tradizionali.
Da anni tiene corsi di chitarra battente
nell'ambito delle principali manifestazioni etniche in Calabria (Kaulonia
Tarantella Festival e U'Stegg!).
Peppuccio Garofalo, componente dei
Marasà,
gruppo nato con l'intento di creare musica partendo dalle sonorità tradizionali
della nostra regione.
Demetrio Pizzimenti, diretto discendente di una dinastia
di suonatori e danzatori di Cardeto (RC), parte attiva all'interno di U Stegg! e
suonatore della Banda Pilusa, nonostante la giovane età suona con la "mentalità
orale”, ossia alla vecchia maniera.
L’associazione Il Tocco presenta il programma del "Filocastrum Fest” e del "Facimu Rota”
MOTTA FILOCASTRO, TUTTO È PRONTO
Nel centro storico saranno ricostruite le atmosfera di una città medievale
di ANNA MARIA TEDESCO
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 3 agosto 2011
LIMBADI Da qualche anno, uno dei fenomeni turistici di maggior successo è quello rappresentato dal cosiddetto "Turismo della memoria”. In tale direzione, trovano ampio spazio iniziative rievocative atte a valorizzare i luoghi e a soddisfare l’immaginario del visitatore.
Di ciò sono pienamente convinti i giovani animatori dell’associazione Il Tocco artefici di una programmazione di eccezionale qualità culturale. La Living History è la riproposizione di spaccati, quanto più verosimili possibile, di vita quotidiana del passato attraverso rievocazioni di attività, di antichi mestieri, e di vere e proprie pagine di storia, in modo tale che, attraverso l’intrattenimento, si faccia una reale opera di conoscenza e tutela della propria memoria storica ed identità culturale.
Questo, il filo conduttore che ha preceduto la presentazione dei due eventi culturali. All’evento erano presenti l’assessore provinciale al Turismo, Gianluca Callipo, il sindaco di Limbadi Francesco Antonio Crudo e l’assessore di Motta Filocastro Ivana Limardo.
Il "Filocastrum Fest”, è la prima manifestazione in programma per giorno 9 agosto. Il particolare periodo storico evocato è quello in cui Ruggero I D’Altavilla, Gran Conte di Sicilia e Calabria, nella seconda metà del secolo XI a Motta Filocastro, fece costruire un castello dove, per la naturale predisposizione alla difesa, trascorreva gran parte dell'anno insieme al suo seguito. Un’occasione veramente unica per immergersi, quasi per incanto, nella magica atmosfera del Medioevo. Nell’incantevole centro storico di Motta Filocastro sarà, difatti, ricostruita una città medievale della seconda metà del secolo XI con mercati, artigiani, musici, commedianti, giocolieri, falconieri, trampolieri, sputafuoco, danzatrici, popolani e nobili, inseriti in un contesto urbano che conserva ancora ben presenti le tracce dell'antico passato.
La manifestazione si svolgerà, da pomeriggio a notte, nel centro storico dell’antico borgo medievale dove durante la giornata avranno luogo azioni sceniche e interventi musicali.. Previsti combattimenti e dimostrazioni d’arme all’accampamento militare a cura di San Giorgio e il Drago. Nel contesto degli addobbi e delle scenografie predisposte dai quartieri, si apriranno le caratteristiche taverne che presentano piatti particolarmente ricercati, si allestiranno botteghe artigiane, si attrezzano laboratori, si realizzano spettacoli itineranti con coinvolgimento degli spettatori, il tutto in un clima di grande festosità.
Previsti in serata anche le esibizioni di giocolieri, giullari, saltimbanchi e musici a cura di Hocus Pocus Teatro, Metenio Atrippa, Pier Paolo Pederzini, Laudare et Delectare, Compagnia dei Ciarlatani e uno spettacolo teatrale su trampoli con fuochi e luci a cura della Compagnia dei Folli.
La seconda manifestazione, dal titolo significativo "Facimu Rota”, programmata per giorno 10, agosto intenderà, invece, recuperare una pagina diversa della memoria storica del piccolo centro del vibonese. La manifestazione che in questi anni ha coinvolto centinaia di spettatori che hanno assistito all’evento apprezzandone l’originalità, ma soprattutto l’atmosfera rievocatrice delle feste popolari che si celebravano una volta, è nata dall’esigenza di restituire valore alle diverse espressioni dei saperi, degli usi e costumi, delle pratiche tradizionali che caratterizzano la quotidiana esistenza delle nostre comunità e dei nostri territori, allo scopo di diffondere da un lato un atteggiamento di rispetto, recupero e conoscenza delle proprie radici culturali e dall’altro la consapevolezza delle potenzialità intrinseche alla rielaborazione e alla "attualizzazione" di tali codici.
Tra le tante iniziative previsti
i Canti d’amuri e di sdegnu a cura dei fratelli Bressi e Daniele Mazza ed il
Concerto di musica tradizionale a cura del gruppo Radici Calabre con la partecipazione di Paolo Napoli, Antonio Arvìa e Peppuccio Garofalo.
Nel corso della manifestazione è previsto anche il laboratorio Primi Passi, giunto alla terza edizione, nato come un esperimento per tentare di riportare il ballo tradizionale nel nostro territorio.
Il corso di danza ed il seminario sugli strumenti della tradizione saranno tenuti dall'Associazione Culturale Zampognari di Cardeto, che vanta una ricca conoscenza del patrimonio tradizionale e gode di una notevole esperienza di insegnamento della danza calabrese attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro permanente.
Dunque non solo riflessione storica ed antropologica caratterizzeranno le manifestazioni: sono anche un momento di festa trapunto dei più colorati spettacoli ed intrattenimenti, che saranno investiti di una suggestività ancora maggiore grazie alle luci che renderanno l’antico centro storico affascinante e unico durante il prolungamento serale degli eventi.
MOTTA, TUFFO NELLA STORIA
Tutto pronto per Filocastrum e "Facimu rota”
di Eleonora Lorenzo
Pubblicato su Calabria Ora l’8 agosto 2011
In occasione del convegno "Memorie normanne nel territorio del Poro” avvenuto il primo agosto a Motta Filocastro, il presidente dell’associazione culturale "Il Tocco”, Graziano Ciancio, insieme al sindaco di Limbadi Francesco Antonio Crudo, all’assessore provinciale Gianluca Callipo e all’assessore comunale Ivana Limardo, ha presentato il programma di due importanti eventi che si terranno prossimamente nel suggestivo scenario mottese.
Il primo evento presentato è la rievocazione storica "Filocastrum fest”, che si terrà il 9 agosto, che metterà in scena usi e costumi del Medioevo normanno calabrese. In occasione della presentazione, l’associazione ha organizzato un convegno incentrato proprio sulla natura e le conseguenze culturali della dominazione normanna nella zona del Poro, riaffermando il principio non solo ludico, ma anche e soprattutto educativo e di approfondimento che sta alla base della manifestazione.
Quest’anno, gli spettacoli saranno messi in scena da compagnie molto rinomate nel campo del teatro di strada: la "Compagnia dei folli”, ad esempio, che si è già distinta per la famosa messa in scena della "Discesa dell’angelo” dal campanile di Piazza San Marco durante il Carnevale di Venezia, oppure la compagnia "San Giorgio e il Drago”. Dappertutto si esibiranno giullari e artisti di strada, sarà possibile ammirare "dimostrazioni d’arme”, gustare piatti dai nomi suggestivi come il "Tagliere del Conte” in onore di Ruggero D’Altavilla, Gran Conte di Calabria e Sicilia e, infine, assistere al corteo storico in onore di quest’ultimo.
Ma non è finita, poiché il secondo evento presentato è il "Facimu Rota” che si terrà il 10 agosto e che consisterà in una festa e un momento di incontro in musica. L’associazione ha, infatti, preparato un evento di danze e musica etnica calabrese che punta tutto non solo sullo stupore e la fascinazione che l’esperienza saprà dare, ma soprattutto sul contatto diretto con la tradizione: a partire dal "Laboratorio Primi Passi – Suoni e danze della tradizione calabrese”, al quale è possibile iscriversi telefonando al numero 3283022997 o scrivendo all'indirizzo posta@iltocco.info, passando per gli allestimenti lungo le strade del borgo fino ai concerti itineranti, le esecuzioni dei musicisti avverranno sempre dal vivo e i danzatori, maestri e allievi, potranno non solo sperimentare i movimenti delle danze tradizionali, ma soprattutto entrare in sintonia con la musica, imparare ad esprimersi in un modo che è insieme nuovo e antico, immergersi in una rete di significati che è sia sociale, culturale, rituale, musicale.
Contribuiranno a ravvivare la serata talentuosi musicisti tradizionali, fra i quali l'"Associazione Zampognari di Cardeto”, i fratelli Bressi e il musicista e artigiano Daniele Mazza, il gruppo "Radici Calabre” e molti altri. Alla base di una manifestazione di tale livello c’è tutto l’impegno della comunità mottese animata dal desiderio di valorizzare lo straordinario patrimonio culturale della regione.